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Erasmus+: l’esperienza in Romania raccontata da un alunno

Sabato 12 Marzo alle 3:00 del mattino io e altri cinque studenti del nostro Istituto accompagnati dalle insegnanti Elisabetta Vese e Lucia Piemontese, siamo partiti da Vieste alla volta di Bari dove avremmo preso l’aereo che ci avrebbe portati in Romania, per il progetto ERASMUS+ “Stories as a part of english teaching and learning”. In quel momento è iniziata la nostra piccola grande avventura che per sette lunghi giorni ci avrebbe fatto conoscere persone e luoghi mai visti.

Arrivati a destinazione, immersi in un paese completamente diverso dal nostro, con un’altra storia, un’altra cultura e soprattutto una lingua diversa. Quelli che pensavamo sarebbero stati “sette lunghi giorni” sono diventati molto brevi, troppo brevi. Per comunicare con gli altri ragazzi che venivano ovviamente dalla Romania, e anche dalla Turchia e dalla Polonia abbiamo usato la lingua inglese e questo è stato molto utile. Ci siamo ritrovati tutti accomunati dalla curiosità e dalla voglia di conoscere realtà diverse dalla nostra e questo ci ha spinti a stringere nuove amicizie e legami che superano qualunque confine geografico e politico. Cos’è questa esperienza se non un grande bagaglio colmo di cultura, sapere, curiosità che ci porteremo dietro? Cos’è questa esperienza se non i grandi rapporti di fiducia insegnanti-alunni, da cui entrambi traggono vantaggio?

Cos’è un ERASMUS se non il preciso mix di tutti questi ingredienti i quali compongono la ricetta perfetta per un’esperienza di vita che non dimenticheremo mai? Tutti dovrebbero avere l’opportunità di partecipare a progetti di questo tipo perché sono occasioni di crescita e rendono consapevoli di appartenere a un unico grande popolo. Senza dimenticare l’attenzione alla lingua inglese, ormai universale e essenziale per questo piccolo grande villaggio chiamato “Mondo”.

Marco Coppolecchia – III Accoglienza Turistica

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