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Un “abbraccio caldo” dalla fredda Polonia

La nostra avventura di mobilità in Erasmus+ KA229, nell’ambito del progetto “No to Violence and Discrimination”, in Polonia è iniziata all’aeroporto di Napoli davanti a delle pettole di Monte S. Angelo e delle sfogliate frolle e ricce del capoluogo campano. È proseguita nella città di Sczecin, in italiano Stettino, dove abbiamo incontrato i nostri compagni provenienti da altre nazioni quali la Romania, la Grecia, la Turchia e, appunto la Polonia.

Sono stati 5 giorni stupendi (29/11-3/12) tra laboratori esperienziali, lezioni in inglese su tematiche riguardanti la comunicazione e le informazioni sui social, visite turistico-culturali nelle città di Stettino, ove abbiamo anche alloggiato, Berlino e Swinoujscie altra città dal nome impronunciabile situata sul Mare del Nord prospiciente la Danimarca e la Svezia e magnifiche amicizie maturate con ragazzi di altre nazioni.

A Stettino, il primo giorno siamo stati divisi in gruppi di sei persone delle diverse nazionalità e ci siamo cimentati in una sorta di caccia al tesoro alla ricerca del maggior numero di ancòre sparse per la città, poste vicino ai vari monumenti che abbelliscono tale cittadina.

La visita alla splendida città di Berlino, ci ha visti impegnati nella conoscenza del Museo del Terrore situato vicino ai resti del famoso muro abbattuto nel novembre del 1989 e i suggestivi mercatini di Natale dove abbiamo assaggiato il dolce caratteristico del posto ovvero una girella cotta sui carboni cosparsa di cannella.

Il quarto giorno abbiamo visitato i campi di addestramento militare e un rifugio usato durante la prima e la seconda guerra mondiale situati subito fuori dalla città di Swinoujscie. Qui per pranzo è stata messa alla prova la nostra capacità di cuochi, su di un piccolo falò, armati di forchettoni rudimentali, abbiamo arrostito una particolare salsiccia polacca.

Nella scuola polacca ospitante, il Technikum Technologii Cyfrowych, abbiamo affrontato il tema delle fake news, degli haters e girato un documentario sull’argomento.

L’ultimo giorno, nello stesso Istituto, un agente di polizia ci ha parlato del cyberbullismo e di altri fenomeni che avvengono navigando in rete, come prevenirli e combatterli.

Quest’esperienza ci è servita molto soprattutto per capire le differenze tra il nostro Paese e quelli esteri ed è stata utile anche per migliorare la nostra conoscenza della lingua inglese.

Il team di Szcecin
Delia Dicataldo (IV SALA A)
Giovanni Piemontese (IV SALA A)
Simone Guerra (V ENO B)
Samantha Vario (IV ACC)
Proff. Valeria Carbone e Vincenzo Romano

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