Il 14 novembre, al teatro Ghione è avvenuta la cerimonia di premiazione ai finalisti del premio M. Manzella, concorso di drammaturgia per i giovani delle scuole d’Italia. L’IPEOA “E. Mattei” si è classificata ottava su 70 scuole in gara, conseguendo una targa di riconoscimento, un premio monetario e tanta soddisfazione mentre all’atto della premiazione, una rappresentanza del cast teatrale era in fila a ricevere il meritato applauso per “… l’impegno profuso, la creatività dimostrata, la perseveranza inconsueta per una attività quale quella del teatro svolta dai ragazzi di un professionale”. È quanto in sintesi espresso nella motivazione letta sul palco dai giudici. Per gli alunni è stato balsamo, emozionati tanto quanto i docenti che li hanno guidati, Carmela Esposito, Tiziana Giarrizzo e Gianni Troia. È la prima volta che l’IPEOA concorre e porta a casa un premio teatro, orgoglio e soddisfazione per il riconoscimento conseguito. In gara tra i finalisti scuole di indirizzi diversi provenienti da tutta Italia, preparati e altamente competitivi.
Il lavoro proposto riguarda un libero rifacimento della visione filmica del 2008 Mamma Mia, ma la messa in opera è invenzione: doppio palco, attori, cantanti, ballerini, scenografie di ambientazione e soprattutto un lavoro all’insegna dell’inclusività: alunni stranieri e ragazzi con bisogni speciali. Pensare che il viaggio a Roma un anno fa, era stato fatto per vedere al teatro Sistina il Musical, un anno dopo l’andata a Roma è stata fatta per la premiazione sul “nostro” Musical non ci sembra ancora vero!
Sceneggiatura, scenografia, e regia della prof.ssa C. Esposito, aiuto regia prof.ssa T. Giarrizzo, sceneggiature, luci e suoni del prof. G. Troia ma soprattutto ci sono 21 alunni che in un lungo inverno fatto di prove, prove… e ancora prove e poi la magia della rappresentazione. Contenti e consapevoli per il nuovo lavoro che vedrà in laboratorio teatrale la piccola compagnia rimettersi in gioco… per una nuova storia per nuove soddisfazioni e tanta voglia di ricominciare.
Perché a teatro tutto è finzione ma nulla è finto…
