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Alfredo è tornato nella sua scuola per parlare di femminicidio e “Del cognome che ha scelto”

La violenza contro le donne rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ancora oggi spesso non viene denunciata a causa del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.

La violenza, in tutte le sue forme, si radica e progredisce nella disuguaglianza e nella discriminazione. Arriva a Vieste il documentario di Lorenzo Sepalone, sulla storia di Alfredo Traiano ex convittore dell’IPEOA “Mattei” di Vieste, figlio di Giovanna Traiano uccisa dal marito il 21 febbraio 2003 all’età di 25 anni nella canonica, della Beata Vergine Maria di Foggia. Il cortometraggio “Nel cognome che ho scelto”, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore Lorenzo Sepalone, è risultato vincitore del festival internazionale “Inventa un Film” di Lenola. Il documentario è prodotto da Sguardi Liberi per il progetto ‘Motore Ciak Azione’, organizzato dalla scuola media Giovanni Bovio di Foggia, in rete con la sede di Manfredonia dell’istituto Michele Lecce, vincitore del bando ‘Cinema e Immagini per la Scuola’ promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Racconta la storia del venticinquenne foggiano Alfredo, la cui mamma è stata vittima di femminicidio nel 2003, e nipote di Francesco, morto nel 2020 dopo essere stato ferito durante una rapina avvenuta all’interno del suo bar. La pellicola racconta, in 15 minuti una storia di dolore e di riscatto evidenziando la straordinaria forza di un ragazzo che non ha mai smesso di lottare e che continua giorno dopo giorno la sua battaglia contro ogni forma di violenza. “La legge mi definisce orfano di femminicidio – dice Alfredo Traiano – ma non mi riconosco in questa definizione, dà l’idea che io sia quello che resta di quella storia, non è così. Il proiettile che ha ucciso mia madre quel giorno ha ucciso anche me, sono una vittima di quello che è successo”.

La triste realtà del femminicidio, di particolare attualità in questi giorni, purtroppo presente nelle pagine di cronaca quasi quotidianamente, ha reso l’evento ancor più interessante. I nomi delle 107 vittime del 2023 sono state scritte e appese su un manto rosso che facevano da sfondo al pungolo simbolo dell’istituto. Gli alunni di quinta dell’indirizzo di accoglienza dell’Ipeoa “Mattei”, hanno dipinto un murales dedicato a Giovanna Traiano, madre di Alfredo. L’evento ha colpito l’intera comunità scolastica, lasciando delle testimonianze indelebili nella vita dei giovani alunni.

Tiziana Vescera


Il servizio realizzato da Saverio Serlenga per il sito di informazione L’Immediato

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