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Alma che passione!

«L’esempio è la più alta forma di insegnamento», così si esprimeva Gualtiero Marchesi.

Nei giorni scorsi ALMA, il più autorevole centro di formazione e Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che ha sede alla Reggia di Colorno a pochi chilometri da Parma, ha ospitato alcuni alunni che frequentano gli Istituti Alberghieri provenienti da più parti d’Italia e che hanno avuto la possibilità di vivere per pochi giorni un’esperienza bellissima.

L’Istituto IPEOA “E. Mattei” di Vieste (FG) ha indicato quali partecipanti gli alunni di Sala e Vendita: Silvia del Conte, Rosa Rendina, Dalila D’Onofrio e Erionida Morina interessate a seguire il corso di orientamento per una eventuale iscrizione alla prestigiosa Scuola.

Le giornate in Alma hanno seguito un ricco e composto programma che ha previsto lezioni pratiche e teoriche. Tra le attività svolte spiccano le lezioni sul vino, il tè, il servizio a tavola e un corso sul mixology.

Testimonianze degli alunni

Questa esperienza di stage all’ALMA, anche se breve, mi ha aperto ancora più gli occhi e mi ha fatto comprendere che la scelta fatta per il mio futuro è stata giusta. Grazie alla Scuola, io e altre tre mie compagne, abbiamo vissuto un’esperienza altamente formativa e interessante. Sono onorata di averla vissuta; ho conosciuto cose che sono contenta di aver scoperto e ho potuto affinare meglio le tecniche di quella che è la mia passione, il bar e la mixology. Ho partecipato, altresì, ad una lezione sul servizio in sala e sul servizio gourmet, coinvolgente anche l’insegnamento sulle degustazioni del tè, del caffè e del vino. Ci sono poche cose che normalmente mi intrigano ma queste lezioni hanno stuzzicato la mia curiosità in ogni ambito.
Ringrazio il nostro Istituto e soprattutto il prof che mi ha proposto di vivere questa esperienza fantastica, dove ho conosciuto anche molte persone con cui mi sono confrontata e ho scoperto che il “Mattei” non è niente male, avendo conferma della sua assoluta qualità. All’ALMA sono riuscita a scoprire molte realtà diverse e davvero interessanti ma anche professori che, seppur molto giovani, hanno fatto strada nell’ambito della loro specializzazione.
Silvia del Conte

Ho vissuto un’esperienza che tutti nella vita dovrebbero fare, i docenti sono stati gentili e disposti ad aiutarci in qualsiasi situazione. Abbiamo conosciuto ragazzi provenienti da tutta Italia che durante questo percorso si sono rivelati fondamentali per la mia crescita professionale e personale. La rifarei sicuramente!!!
D’Onofrio Dalila

Ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza in ALMA, la Scuola è situata all’interno della Reggia di Colorno, in un ambiente attrezzato e accogliente. Si respirava professionalità e preparazione già al suo ingresso. Abbiamo fatto lezioni con diversi professionisti del settore di sala-bar e sommelleria. L’esperienza che mi è piaciuta di più è stata la lezione del tè (Cha, in cinese) fatta con il professionista Ciro Fontanesi il quale ci ha raccontato la sua esperienza in Cina, personalmente mi ha colpito in maniera immediata la cultura asiatica e l’importanza data ad un ingrediente che in Italia non è ancora molto compreso, abbinandolo a degustazioni e preparazioni che non siano solo dolci.
È stata una bellissima esperienza, sono molto felice di aver potuto vivere questi tre giorni sia in compagnia delle mie amiche che degli altri ragazzi, seppur brevi sono stati molto sostanziosi e produttivi.
Erionida Morina

Quest’esperienza oltre che molto bella e irripetibile, è stata anche molto formativa da ogni punto di vista. Siamo stati catapultati per tre giorni in Alma, pochi ma molto intensi, infatti, abbiamo seguito tutte le lezioni che hanno scelto e preparato appositamente per noi.
Il primo giorno vi è stata una full immersion nel vasto mondo del tè, in quello del caffè e del vino.
Il secondo giorno abbiamo prestato servizio nel ristorante Mater della Scuola, arricchendo le nostre conoscenze anche nell’ambito comportamentale che ci ritorneranno sicuramente utili.
L’ultimo giorno abbiamo assistito alla lezione di mixology, che a me piace definire una forma di arte moderna, ci siamo cimentanti nella preparazione di alcuni cocktail, tra cui l’iconico “Old Fashioned”. Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di poter vivere questa fantastica avventura. 
Rosa Rendina

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