Don Aniello Manganiello, il prete che ha sfidato la camorra e rinunciato alla scorta nonostante le pesanti minacce ricevute, ha lasciato Vieste dopo aver trascorso 2 intensi giorni di incontri. Dopo aver parlato agli alunni della scuola media “Spalatro” e all’indomani dell’evento “Il ruolo delle agenzie educative nella lotta alla mafia” tenuto presso il Cineteatro Adriatico, ha trascorso la mattinata di giovedì con gli alunni dell’Istituto Alberghiero “Enrico Mattei”, alla presenza della Dirigente Scolastica Ettorina Tribò e del Comandante della Polizia Locale Caterina Ciuffreda. Il racconto della sua vita ha affascinato i ragazzi, colpiti soprattutto dalle iniziative che don Aniello ha intrapreso per allontanare i giovani dalla strada: dalla costituzione di una società calcistica che vanta al momento ben 13 squadre, dai settori giovanili fino alla prima squadra (“Giocano in promozione e non prendono un centesimo, giocatori e tecnici”), al semiconvitto per ragazzi provenienti da famiglie difficili, fino all’opera di reinserimento sociale per chi ha potuto scontare piccole condanne svolgendo volontariato presso la sua parrocchia.
“Grazie Don Aniello! Incontrarti sulla mia strada ha ridato senso e nuova forza alle mie lotte quotidiane per il rispetto della legalità. A presto!” è il messaggio con cui la Dirigente ha voluto salutare il sacerdote al termine della sua esperienza al Mattei dove, oltre ad incontrare gli studenti, ha anche pernottato al convitto e pranzato nella sala ristorante dell’Istituto. Ma prima di salutarsi, la preside e don Aniello si sono dati appuntamento a Scampia per sugellare l’amicizia facendo svolgere una partita di calcio ai rispettivi ragazzi.