“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore (Peppino Impastato)“.
La legge sulla bellezza mira alla valorizzazione e alla tutela del territorio e delle identità culturali e al riconoscimento della bellezza attraverso la memoria delle comunità, all’equilibrio fra l’opera dell’uomo e l’opera della natura.
La bozza della legge è stata elaborata da un comitato tecnico-scientifico composto da autorevoli accademici, giuristi, rappresentanti degli ordini professionali, esperti d’arte e giovani architetti su iniziativa dell’assessorato alla Pianificazione Territoriale della regione Puglia.
“La bellezza è un sistema complesso, un progetto, una visione, è l’espressione massima della qualità. Io credo, così come sostengono alcuni urbanisti, che esista un vero e proprio diritto alla bellezze delle città e che sia uno dei diritti fondamentali dei cittadini; è il diritto di ogni persona, di tutti i gruppi sociali, di vivere in un luogo piacevole, attraente, dove trascorrere dignitosamente e qualitativamente la propria vita”. Queste le parole alla presentazione della legge dell’assessore Alfonso Pisicchio.
Questa legge contiene un invito a tutti i pugliesi a partecipare alla sua scrittura, l’attività legislativa deve essere completata da tutti: Comuni, associazioni, cittadini, imprese, istituzioni scolastiche.
Per tale ragione a Vieste, mercoledì 20 marzo dalle ore 11,00, presso l’aula magna dell’Istituto IPSSAR Enrico Mattei si svolgerà un’ulteriore tappa di una legge in viaggio, un testo in movimento, che vedrà il coinvolgimento dei docenti, delle studentesse e degli studenti.