Abbiamo partecipato con la redazione del Pungolo all’iniziativa “Cronisti per un giorno”. Con la supervisione del prof. Gentile e il supporto della prof.ssa Giarrizzo l’allievo di V Eno C Nikolas Lapomarda ha vissuto l’emozione di far parte della redazione della Gazzetta dello Sport scrivendo la cronaca della tappa di Vieste. Ecco il suo articolo.
L’emozione del Giro attraversa la Puglia
Una bella giornata di sport, divertimento, pura passione e sano agonismo si è svolta quest’oggi . Una gioia per tutti gli amanti del ciclismo e non solo. Il Giro d’Italia rappresenta, senza dubbi, il palcoscenico per eccellenza dove mostrare e godere delle bellezze infinite di questa nostra stupenda nazione, per alcuni ancora da scoprire e ammirare.
Inoltre, ospitare un grande evento sportivo come il Giro, per le nostre Amministrazioni locali significa dare una grande spinta all’economia del proprio paese, soprattutto dopo questa pandemia, che ha bloccato le nostre economie e stava anche per bloccare il Giro, ma per fortuna non c’è riuscita!
Quest’anno a causa del Covid- 19 il Giro d’Italia è in veste autunnale, a differenza delle precedenti edizioni che vedevano i corridori sfrecciare tra le strade del “Bel Paese” in primavera.
Prima di iniziare la presentazione di questa ottava tappa del Giro, è d’obbligo citare una frase del premio Strega giovani del 2015 , Fabio Genovesi, oggi cronista del Giro: “Il Giro è follia, solo una lucida pazzia può infatti spingerci a cento e più all’ ora in discesa sotto la pioggia, o farci scalare una montagna sui pedali sotto la neve, o farci sprintare in mezzo ad altri dieci che ondeggiano, ti stringono, ti tagliano la strada”.
L’ ottava tappa di questa centotreesima edizione è la Giovinazzo – Vieste (Gargano), 200 chilometri tra tratti in pianura, ed un’ultima volata con un dislivello di 15-17%, un traguardo volante a Manfredonia e un Gran Premio della Montagna a Monte Sant’Angelo.
Partenza da Giovinazzo, borgo marinaro nel barese con un’altitudine di 7m s.l.m. e arrivo a Vieste, per un totale di 200 chilometri. Giovinazzo vanta un caratteristico porticciolo e lo splendido lungomare fortificato tra Molfetta a Trani. Durante il tragitto la carovana ha ammirato posti stupendi e panorami spettacolari, come gli scogli che vanno a strapiombo sul Mar Adriatico. E poi l’arrivo a Vieste.
Vieste, la “Perla del Gargano”, è la parte più occidentale del promontorio, vanta coste meravigliose e spiagge dorate lunghissime, meta ambita da turisti nazionali e internazionali, grazie alle sue acque cristalline, alle sue baie ed insenature, ai suoi faraglioni e al monolite del Pizzomunno. Durante la traversata i corridori hanno incontrato l’Arco di San Felice, scavato dall’ erosione sulla costa Sud di Vieste. Della cittadina, parte estrema del promontorio, interessante è il suo centro storico, dove troneggia il castello oggetto delle cure di Federico II. Resa ancor più famosa dalla presenza di Max Gazzè nel 2018 al Festival di Sanremo che ha voluto omaggiarla con “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.
Due colori hanno accompagnato la carovana lungo il percorso: il verde degli ulivi secolari, dei pini e della macchia mediterranea e l’azzurro del cielo che si infrange nelle acque cristalline dell’Adriatico.
Sul gradino più alto del podio sale il britannico Alex Dowsett (4h 50’09’’), che conquista la sua seconda tappa in carriera. A seguire Puccio e Holmes per i rispettivi secondo e terzo posto.
Per la prima volta ho avuto modo di visitare il quartier tappa del Giro, ammirare da vicino tutta l’organizzazione e la professionalità dei tanti giornalisti e fotografi nazionali e internazionali qui presenti.
Essere qui e poter vivere, anche se solo per un giorno, tutto il lavoro svolto dai giornalisti è pura adrenalina, soprattutto per gli appassionati di sport come me.
Una parola racchiude tutto ciò che si prova: “EMOZIONE”.
Nickolas Pio Lapomarda
I.P.E.O.A. “ENRICO MATTEI”- VIESTE